Il lavoro minorile
Bambini sfruttati
Lavorare 9-10 ore al giorno per fabbricare palloni di cuoio in Pakistan o nei laboratori tessili dell’India, nelle miniere del Perù o nei campi di caffè in Tanzania, privi di ogni diritto per la salvaguardia della loro infanzia, è la realtà della vita quotidiana per oltre 250 milioni di bambini in ogni parte del mondo.
UNO SGUARDO A QUESTO FENOMENO
Dare delle stime precise del lavoro minorile nel mondo è un tentativo di difficile realizzazione
Questo fenomeno c'è ma non si vede, il suo esistere all’ombra delle leggi contro tale sfruttamento,concretizzandosi, soprattutto, nel campo del lavoro in nero nel quale l’operato dei bambini ha un costo inferiore e permette un consequenziale aumento dei profitti.
In base ai dati forniti dall’ International Labour Office (ILO), circa 250 milioni di bambini nel mondo di età compresa tra i 5 ei 14 anni sono vittime di tale fenomeno: 120 milioni sono occupati in attività a tempo pieno, mentre 130 milioni solo peruna parte della giornata.
Il 61% di queste tristi vittime vive in Asia (153 milioni), il 32% in Africa (80 milioni) e il 7% in America Latina (17 milioni).
Notevoli sono le cause del lavoro minorile e tra queste emerge la povertà. Le testimonianze raccolte dall’UNICEF evidenziano come i bambini sfruttati provengano sempre da famiglie povere e, di conseguenza, più vulnerabili. La morte o la malattia di un genitore o il riscatto da un debito sono spesso all’origine di tale fenomeno inquanto per le famiglie in uno stato di grave povertà l’avere un bambino che lavora può essere spesso l’unica risorsa per sopravvivere. Il lavoro minorile, però, può essere sia la causa che la conseguenza della povertà in quanto la povertà accresce il lavoro minorile e il lavoro minorile perpetua lo stato di povertà.
I datori di lavoro in molti casi preferiscono i bambini in quanto percepiscono paghe più basse, non hanno diritto aicontributi, sono facili vittime di quei soprusi che gli adulti non tollererebbero facilmente e, in fine, non sono consapevolidei loro diritti e, quindi, non sono in grado di organizzarsi da un punto di vista sindacale.
Un altro fattore che può causare lo sfruttamento del lavoro minorile è un livello eccessivamente basso dei salari. Questo èil caso del Pakistan, produttore dell’80% dei palloni di cuoio utilizzati nel mondo. In una giornata un lavoratore è in gradodi cucire in media tre palloni da calcio che vengono pagati non più di mezzo dollaro l’uno. Le famiglie
pakistane sono in media composte da 7 membri e, di conseguenza, una retribuzione così esigua costringe almeno due figli a svolgere tale attività
Questo è un lavoro fatto dalla classe